giovedì 25 febbraio 2010

Una giovane inglese di 24 anni si è tolta la vita dopo aver scoperto alcune sue foto senza veli pubblicate su Facebook dal fidanzato. E' questa una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti per spiegare il tragico gesto di un'insegnate della International School di Choueifat ad Abu Dhabi.

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Simona Marchetti, Corriere della Sera, 25 febbraio 2010

Prendi una giovane 13enne, mettile in mano un cellulare dotato di videocamera ed ecco cosa può succedere. 
Il videospogliarello di una adolescente, nato per scherzo e diffuso tra amici e compagni dalla stessa protagonista, finisce su YouTube e da lì direttamente in mano ai Giudici del Tribunale dei Minori di Firenze che, considerandolo materiale pedopornografico, stanno ora verificando eventuali responsabilità.

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Elisa Assini, Corriere della Sera, 25 febbraio 2010

venerdì 19 febbraio 2010

Si chiama "Please Rob Me" ("Prego, derubami") l'ultima diavoleria figlia dei social network che, raccogliendo e rielaborando le  informazioni liberamente accessibili a chiunque su Twitter, genera una lista in tempo reale delle persone lontane dalla propria abitazione dando così modo ai topi d'appartamento di andare a colpo sicuro. Ma questo è soltanto l'inizio, Goggle Buzz, promette infatti di arrivare fino alla localizzazione geografica dell'utente. Lo sanno bene personaggi del calibro di Paris Hilton, Lindsay Lohan e Orlando Bloom le cui ville sono state svaligiate da una gang nota che seguiva i loro spostamenti sui social network per organizzare i colpi.

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Twitter sa se non sei a casa "I ladri possono approfittarne"
Alessio Balbi, La Repubblica, 18 febbraio 2010

martedì 9 febbraio 2010

L'8% dei navigatori italiani tra i 15 e i 17 anni pubblica online proprie foto "osè". Questo quanto emerge dalla ricerca «Sessualità e Internet: i comportamenti dei teenager italiani» realizzata da Save the Children e Adiconsum in occasione del Safer Internet Day e del lancio della campagna Posta con la Testa.
Secondo i dati raccolti dalle due organizzazioni, che non negano come i risultati ottenuti potrebbero sottostimare un fenomeno di proporzioni anche molto più ampie, per il 47% dei pre-adolescenti e degli adolescenti italiani la prima pubblicazione in rete di immagini con riferimenti sessuali avviene tra i 10 e i 14 anni.


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Federico Cella, Corriere della Sera, 9 febbraio 2010