sabato 30 ottobre 2010

Che la privacy, così come interpretata e normata dal D.Lgs. 196/2003, sia una questione complicata se ne sono accorti un po’ tutti. Leggendo il noto Codice in materia di protezione dei dati personali ci si rende infatti immediatamente conto di quanto lo stesso vada ben oltre l’annuale adempimento burocratico-documentale, il famoso DPS, per entrare nel merito di materie e questioni che, all’apparenza, nulla hanno a che vedere con la tutela della riservatezza. Gli ultimi esempi in ordine di tempo sono emersi durante alcuni incontri di lavoro con due celeberrime multinazionali specializzate, l’una, nella realizzazione di sistemi di sicurezza intergrati, e l’altra nella fornitura di servizi logistici. Tanto in un caso quanto nell’altro, infatti, gli adempimenti previsti dalla suddetta legge hanno costretto le imprese ad approfondire la questione Privacy per trovare il modo corretto di strutturare la propria offerta. La prima, le cui soluzioni ricorrono all’uso di dispositivi per il monitoraggio video e il controllo degli accessi mediante analisi di impronte digitali o palmari, è addirittura arrivata a realizzare un manuale interno per formare adeguatamente i propri addetti su tutti gli obblighi di legge. La seconda, invece, proponendo tra i propri servizi la consegna a domicilio di prodotti farmaceutici, si è vista obbligata a modificare alcuni processi interni così da evitare che l’etichetta riportante il nome del prodotto violasse il diritto alla riservatezza del destinatario impendendo a chiunque di venire a conoscenza di informazioni che la norma della privacy classifica come dati sensibili.

Vai al sito Doctor Privacy

0 commenti

Posta un commento